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mercoledì 25 giugno 2014

La ISS: Stazione Spaziale Internazionale

La ISS: Stazione Spaziale Internazionale

La stazione
La Stazione Spaziale Internazionale (ISS sta per l'inglese International Space Station) è una stazione spaziale dedicata alla ricerca scientifica in orbita intorno alla Terra dal 1998. Essa orbita ad un'altitudine compresa tra i 280 e i 460 km (per confronto gli aerei non superano i 15 km e le aurore polari si sviluppano intorno ai 100 km). La stazione orbita ad una velocità di 28 000 km/h (quasi 8 chilometri al secondo) completando circa 16 orbite al giorno.
Essa è abitata continuativamente dal 2000 e attualmente ha un equipaggio di sei astronauti che vengono sostituiti, tre alla volta, dopo una permanenza a bordo di circa sei mesi. Durante questo periodo di tempo essi svolgono esperimenti scientifici di fisica, chimica, biologia, medicina e osservazioni astronomiche e meteorologiche al fine di porre le basi per l'esplorazione spaziale del futuro e la colonizzazione umana permanente di altri corpi celesti (primi su tutti la Luna e Marte).



Contributo italiano
La realizzazione della Stazione Spaziale Internazionale è il più grande progetto mai portato a termine dalla collaborazione di tutte le agenzie spaziali mondiali. 
Quello che non ti aspetti, però, è sapere che più del 50 % del volume della stazione è stato costruito in Italia! Il nostro Paese, oltre ai contributi dati tramite l'ESA, è uno tra i primi per impegno nel progetto: il tricolore si trova sui tre moduli (Leonardo, Raffaello, Donatello) che, nell'era dello Space Shuttle, hanno portato la strumentazione a bordo della stazione; italiani sono anche due dei dieci moduli che compongono la stazione e la famosa cupola da cui gli astronauti hanno viste mozzafiato della Terra e dello spazio.
Un'altra curiosità: italiana è anche l'acqua che bevono gli astronauti a bordo.
Tutto questo impegno ci consente la prerogativa dell'utilizzo di molte strumentazioni per interessi scientifici solo e soltanto italiani (recentemente vi ha potuto lavorare Luca Parmitano, quinto astronauta italiano, e, dal prossimo novembre, anche Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio).



Osservazione da terra
A causa delle sue grandi dimensioni, la ISS è visibile anche da Terra e talvolta i sui veloci passaggi (qualche decina di secondi) raggiungono la luminosità di Venere o Giove. È facile infatti osservare i transiti della stazione sopra le nostre teste, anche due o tre per notte.





Per scoprire come osservare la Stazione Spaziale Internazionale ad occhio nudo, pubblicherò a breve un post con tutti gli aiuti che la tecnologia può offrirci oggigiorno.

lunedì 16 giugno 2014

Serata osservativa nel castello di Copertino


Ieri sera, domenica 15 giugno, si sono svolti nel castello di Copertino, la mia città, una mostra e uno spettacolo relativi ai 70 anni de "La Macennula", importante giornale satirico locale. Essendo stato mio padre l'organizzatore dell'evento, sono stato invitato, insieme ad un mio amico, a tenere, durante lo spettacolo, una serata osservativa nell'atrio del maniero angioino. Il cielo, seppur urbano, ci ha consentito discrete osservazioni.




Durante la giornata abbiamo allestito lo spazio a noi dedicato con un pannello su cui erano affisse alcune tra le nostre foto e disegni astronomici. 

La serata è iniziata un po' male, con le nuvole che non hanno lasciato tregua fino alle 22:00 circa. Più tardi però il cielo si è fatto osservare dal mio Maksutov 127 e dal Dobson 10" del mio amico. "Osservato speciale" della serata è stato ovviamente il "Signore degli Anelli" Saturno. Gli occhi sono stati poi puntati anche su Marte, sulle doppie dell'Orsa Maggiore. Alle 23:15 abbiamo poi potuto osservare il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale con grande stupore da parte degli spettatori.


È stato davvero piacevole condividere questa passione con tutti i presenti e soprattutto vederli contenti e meravigliati alla vista dello spettacolo del cielo stellato.






martedì 10 giugno 2014

CONOSCERE, CAPIRE, ESPLORARE IL SISTEMA SOLARE - Daniele Gasparri

Titolo: Conoscere, Capire, Esplorare il Sistema Solare
Autore: Daniele Gasparri
Casa editrice: Amazon
Pubblicazione: 2012
Formato: cartaceo, ebook
Pagine: 397 in bianco e nero
Argomento: conoscenza e studio amatoriale dei corpi del sistema solare


"Il volume in lingua italiana più completo sul Sistema Solare"


L'autore Daniele Gasparri ci accompagna in uno straordinario viaggio alla scoperta del nostro sistema planetario con un linguaggio comprensibile e accessibile a tutti (cosa non di poco quando si parla di divulgazione scientifica!). Partendo dal Sole passando per pianeti rocciosi e gassosi, asteroidi e comete, fino ad esplorare i confini più esterni del sistema solare. Segue un'interessantissima sezione di "curiosità dei nostri vicini", una lettura più semplice ma altrettanto appassionante tra le differenti caratteristiche dei corpi celesti a noi più vicini. Il libro si conclude con una brillante digressione sul perchè viaggiare nello spazio: un piccolo manuale di sopravvivenza dell'astronomo amatoriale per difendersi dagli attacchi degli scettici!


La trattazione dei pianeti è divisa in tre sezioni: una descrizione generale della sue caratteristiche, l'osservazione e l'esplorazione. Molto interessante è in particolare la sezione "osservazione", nella quale l'autore ci spiega trucchi e segreti dell'astronomia amatoriale mediante i quali si possono evincere le caratteristiche stesse del corpo celeste in questione.
Un capitolo, in particolare, è dedicato al nostro satellite e all'epopea della sua esplorazione. L'intero libro ospita numerose immagini riprese dall'autore che coniugano perfettamente la divulgazione e lo studio delle caratteristiche dei corpi con l'osservazione astronomica amatoriale.


Un libro che unisce studio dei corpi, osservazione amatoriale e storia dell'esplorazione umana in un affascinante viaggio a spasso tra le meraviglie del sistema solare.


Acquista il libro in versione cartacea o Kindle su Amazon.

sabato 7 giugno 2014

Quanto siamo piccoli?


Cos'è quest'immagine?? E' l'Universo su larga scala, vale a dire la più ampia visione dell'Universo che ci è concessa grazie a modernissimi super-computer come il Columbia in dotazione alla NASA.




Ogni minuscolo puntino in questa immagine rappresenta un'intera galassia. Uno di questi punti rappresenta la nostra Via Lattea composta da circa 150 miliardi di stelle. Intorno ad una di queste stelle, in una zona esterna della galassia si sono formati, miliardi di anni fa 8 pianeti maggiore e 5 pianeti definiti "nani". Uno di questi pianeti maggiori ha avuto l'immensa fortuna di occupare una zona ne' troppo vicina ne' troppo lontana dal Sole, condizione che ha permesso lo sviluppo della vita, dell'evoluzione e... la nostra nascita! Questo breve discorso ci aiuta a capire quanto in realtà siamo infimi ma per renderlo più interessante faremo un esempio molto facile.

Ricordando quando immensi siano alcuni corpi rispetto al nostro Sole (vedi qui), immaginiamo di trovarci nel Sud Italia in particolare a Lecce e di posizionare una palla da basket del diametro di 25 cm in un angolo della strada. Questa palla ora rappresenterà il nostro Sole. Ora per rappresentare la nostra cara Terra ci basterà prendere un granello di sabbia e portarlo ad una distanza di 62 m circa dalla palla-sole. Posto che il "limite ultimo" conosciuto del nostro sistema solare è la nube di Oort come facciamo a rappresentarla? Ebbene per fornire un modello in scala abbastanza preciso del nostro sistema dobbiamo posizionarla... a Torino! 1250 Km distante dalla palla da basket. si perchè la nube di Oort nella realtà si trova tra le 20.000 e le 100.000 volte più distante del Sole!


Ma alla fine anche il nostro sistema solare non è poi granché.. se avessimo un modello in scala della nostra galassia del diametro di 130 Km (vale a dire la distanza tra Torino e Milano) il nostro sistema solare occuperebbe appena 2 mm, vale a dire una briciola del panino di un turista che visita piazza Duomo.
Anche solo questi pochi dati bastano a farci riflettere su quanto siamo piccoli e insignificanti nell'immensità perfetta del nostro universo.








mercoledì 4 giugno 2014

Due piccole grandi soddisfazioni per il blog

Di rientro da uno stage all'estero di due settimane senza la possibilità di accedere assiduamente al blog ho trovato due piccole sorprese.

La prima è il raggiungimento di 10.000 visualizzazioni in circa undici mesi (il primo post è stato scritto il 26 giugno di quasi un anno fa). Per queste va un grazie a tutti quelli che hanno seguito la pagina, con la speranza che abbiano trovato su di essa contenuti interessanti e di loro gradimento. 

L'altra è la pubblicazione sul blog Storie di ordinaria Blogmania di Raffaella Milione di una recensione di questa pagina, nella quale l'autrice pubblica una parte di una breve intervista inviatami via email. Ringrazio dunque anche l'autrice del blog per la disponibilità e la gentilezza e per le bellissime parole rivolte a questa pagina.